...o meglio "POPE don't preach".
Dopo la spazzatura "'e napul'e" continua il lavoro di rinnovo dell'immagine dell'Italia all'estero. Benedetto XVI non andrà all'inaugurazione dell'anno accademico de La Sapienza a Roma, perchè una sessantina di "professoroni" su un totale di oltre quattromila, con il conforto di un centinaio di "studenti" su un totale di oltre centoquarantamila (140.000) hanno fatto casino. E questo perché? Perché la scienza non può essere imbavagliata da quei retrogradi dei cattolici, come fu fatto al loro collega Galileo Galilei. D'altra parte non sono passati nemmeno 400 anni e la ferita è ancora aperta, capisco... Ehm... mi sono perso: chi erano i retrogradi?
Insomma il papa in quel centro sociale non ci mette piede, e fa anche bene. L'avevano invitato, non è che gli era presa voglia di fare una passeggiatina; ma rischiare che quei quattro drogati mettessero a repentaglio non tanto la sua incolumità, tanto quella di gente tranquilla che si sarebbe trovata magari in mezzo a tafferugli per strada, lo ha portato alla saggia decisione di starsene in Piazza San Pietro. Chi abbia vinto e chi abbia perso non interessa: di sicuro il rettore de La Sapienza non ci ha fatto una bella figura, figuriamoci l'Italia.
Scommettiamo che se passa da Roma un islamico a caso gli spalancano le porte dell'università e gli danno anche la laurea honoris causa?
5 commenti:
Comunicato stampa
Comunione e Liberazione: Sapienza, un’altra vergogna per l’Italia
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I Papi hanno potuto parlare ovunque nel mondo (Cuba, Nicaragua, Turchia, etc.). L’unico posto dove il Papa non può parlare è La Sapienza, un’università fondata, tra l’altro, proprio da un pontefice.
Questo mette in evidenza due fatti gravissimi:
1) l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di espressione sul territorio italiano di un Capo di Stato estero, nonché Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di persone. Piccoli gruppi trovano, di fatto, protezioni anche autorevoli nell’impedire ciò che la stragrande maggioranza della gente attende e desidera;
2) la fatiscenza culturale dell’università italiana, per cui un ateneo come La Sapienza rischia di trasformarsi in una “discarica” ideologica.
Come cittadini e come cattolici siamo indignati per quanto avvenuto e siamo addolorati per Benedetto XVI, a cui ci sentiamo ancora più legati, riconoscendo in lui il difensore – in forza della sua fede – della ragione e della libertà.
Le porte di certe discariche si spalancano solo agli islamici e a gente come oreste scalzone & simili che hanno tenuto tutte le lezioni necessarie a formare il fior fiore dei cervelli....
C'era una volta la libertà di parola in Italia e la libertà di non ascoltare chi ti è sgradito.
Ora si rovescia tutto, chi GLI è sgradito NON DEVE parlare, manca solo che ti leghino alla sedia per OBBLIGARTI ad ascoltare lezioni degli atei e dei terroristi. Satanassi!
p.s. Quando inizieranno a bruciare i libri???
UNA SOLA PAROLA:
COMUNISTI DI MERDA !!
confermo quanto detto da Ristacci
Sottoscrivo, con saluto fascista.
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