mercoledì 16 gennaio 2008

Centro sociale "La Sapienza"


...o meglio "POPE don't preach".

Dopo la spazzatura "'e napul'e" continua il lavoro di rinnovo dell'immagine dell'Italia all'estero. Benedetto XVI non andrà all'inaugurazione dell'anno accademico de La Sapienza a Roma, perchè una sessantina di "professoroni" su un totale di oltre quattromila, con il conforto di un centinaio di "studenti" su un totale di oltre centoquarantamila (140.000) hanno fatto casino. E questo perché? Perché la scienza non può essere imbavagliata da quei retrogradi dei cattolici, come fu fatto al loro collega Galileo Galilei. D'altra parte non sono passati nemmeno 400 anni e la ferita è ancora aperta, capisco... Ehm... mi sono perso: chi erano i retrogradi?

Insomma il papa in quel centro sociale non ci mette piede, e fa anche bene. L'avevano invitato, non è che gli era presa voglia di fare una passeggiatina; ma rischiare che quei quattro drogati mettessero a repentaglio non tanto la sua incolumità, tanto quella di gente tranquilla che si sarebbe trovata magari in mezzo a tafferugli per strada, lo ha portato alla saggia decisione di starsene in Piazza San Pietro. Chi abbia vinto e chi abbia perso non interessa: di sicuro il rettore de La Sapienza non ci ha fatto una bella figura, figuriamoci l'Italia.

Scommettiamo che se passa da Roma un islamico a caso gli spalancano le porte dell'università e gli danno anche la laurea honoris causa?

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunicato stampa

Comunione e Liberazione: Sapienza, un’altra vergogna per l’Italia


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I Papi hanno potuto parlare ovunque nel mondo (Cuba, Nicaragua, Turchia, etc.). L’unico posto dove il Papa non può parlare è La Sapienza, un’università fondata, tra l’altro, proprio da un pontefice.

Questo mette in evidenza due fatti gravissimi:

1) l’incapacità del governo italiano a garantire la possibilità di espressione sul territorio italiano di un Capo di Stato estero, nonché Vescovo di Roma e guida spirituale di un miliardo di persone. Piccoli gruppi trovano, di fatto, protezioni anche autorevoli nell’impedire ciò che la stragrande maggioranza della gente attende e desidera;

2) la fatiscenza culturale dell’università italiana, per cui un ateneo come La Sapienza rischia di trasformarsi in una “discarica” ideologica.

Come cittadini e come cattolici siamo indignati per quanto avvenuto e siamo addolorati per Benedetto XVI, a cui ci sentiamo ancora più legati, riconoscendo in lui il difensore – in forza della sua fede – della ragione e della libertà.

Anonimo ha detto...

Le porte di certe discariche si spalancano solo agli islamici e a gente come oreste scalzone & simili che hanno tenuto tutte le lezioni necessarie a formare il fior fiore dei cervelli....
C'era una volta la libertà di parola in Italia e la libertà di non ascoltare chi ti è sgradito.
Ora si rovescia tutto, chi GLI è sgradito NON DEVE parlare, manca solo che ti leghino alla sedia per OBBLIGARTI ad ascoltare lezioni degli atei e dei terroristi. Satanassi!

p.s. Quando inizieranno a bruciare i libri???

Anonimo ha detto...

UNA SOLA PAROLA:

COMUNISTI DI MERDA !!

Anonimo ha detto...

confermo quanto detto da Ristacci

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo, con saluto fascista.