Da che parte stanno?

I giornali penso che li leggiate tutti, e quanto siano zeppi di continue tragedie legate alla criminalità derivata dal fenomeno dell’ immigrazione lo sappiamo tutti. Quello che non si sa è come porre rimedio al problema.
So che i benpensanti vanno blaterando che non c è nessuna emergenza, che l’ immigrazione c’ entra poco e che “noi” vediamo un nemico che non esiste; ma i fatti sono un po’ diversi. E’ recentissima la notizia che in Italia un crimine su 3 (circa il 36%) è commesso da immigrati (che rappresentano il 4% della popolazione); i dati del ministero sono già di per se gravi, ma se a questo aggiungiamo che i dati fanno riferimento ad immigrati “regolari” e a crimini denunciati, viene da pensare che sia solo la punta dell’ iceberg.
Come se non bastasse mentre il fenomeno si riacutizza con le ultime vicende, si profila all’ orizzonte la riforma (anche se sarebbe corretto chiamarla cancellazione) della Bossi-Fini; Giudicata dal Governo un provvedimento prioritario. Ora non voglio parlare della riforma in se, starei qui dei giorni, ma di un atteggiamento che vi si cela dietro; di un modo di pensare, di una serie di ideali malsani che a sinistra hanno preso piede. E’ il “buonismo cattocomunista”, la logica secondo cui prima dei doveri vengono solo ed esclusivamente i diritti, la logica del “poverino non è colpa sua”; la logica del “nessuno tocchi Caino”, perché tanto ormai Abele è morto e non protesta più.
Paolo Ferrero afferma: «La clandestinità prodotta dalla legge attualmente in vigore, la Bossi-Fini, ha contribuito di molto all’aumento della delinquenza. Proprio per questo deve essere superata la Bossi-Fini: per garantire a tutti più sicurezza, per combattere la clandestinità e le organizzazioni criminali che sulla clandestinità fanno le loro fortune».
E ancora: «Riguardo ai fatti di cronaca nera che negli ultimi giorni hanno avuto come protagonisti immigrati, va detto che i delinquenti sono delinquenti, che siano italiani o immigrati, e come tali vanno perseguiti. Il futuro dell’Italia è nell’integrazione e nell’inclusione sociale degli immigrati e nel portare a regolarità il fenomeno migratorio».
Traduzione: E’ colpa nostra se loro vengono da noi a sequestrare pullman, ad uccidere con ombrelli per un posto in metrò, o a violentare le nostre donne, ovviamente sempre colpevoli di atteggiamenti equivoci.
Ma certo! Noi li trattiamo male e loro si sfogano così; dobbiamo avere pazienza, in fondo dopo 2 o 3 giorni su un gommone non vi girerebbero le palle se vi accogliessero con una smorfia?
La logica di Ferrero è innegabile: se non si può risolvere un problema, semplicemente lo si cancella!
Come? Ma è semplice: non si riesce a contrastare l’ immigrazione clandestina? Facciamo una legge che permette l’ ingresso libero a chiunque così quelli che un tempo erano irregolari ora sono a posto con la legge; la clandestinità semplicemente non esiste più perchè viene cancellata come reato!
Immaginate un’ autostrada su cui tutti superano il limite dei 130Km/h, ebbene invece di spendere miliardi per aumentare i controlli, pagare le pattuglie della stradale, mettere autovelox ecc..; innalziamo il limite a 190Km/h , e vedrete che nessuno più infrangerà la legge! (ad essere volgari ci starebbe un bel Grazie al ca**o!)
Ferrero gioca al difensore dei deboli, dei disagiati, ma dimentica che se qui c è qualcuno che ha bisogno di aiuto e che è in pericolo ebbene quello è il popolo Italiano!
La sinistra vede i nuovi immigrati come dei voti con le gambe, e la legge che abrogherebbe la Bossi-Fini è la chiave per aprire loro la porta al paese prima, e al seggio poi.
Qualcuno si chiede chi abbia veramente a cuore la sinistra e da che parte stia certa gente; ma io su questo non ho dubbi: non dalla parte dell’ Italia, non dalla parte dei cittadini.

Ardito