lunedì 17 marzo 2008

Alitalia, elezioni politiche e tutto quanto fa interesse


Dice Uolter: "Su Alitalia, Fini ha detto sì ad Air France, Bossi no. Che cosa avrebbero fatto se fossero stati al governo?".

Risponde Gens Destra:
Cosa avrebbero fatto loro al governo sfortunatamente non ci è dato saperlo, dal momento che chi c'è ora ha già dato l'ok all'offerta di AirFrance. E chi c'è ora al governo? Quell'insaccato che svendette la Sme, finanziaria pubblica che racchiudeva dai gelati e panettoni fino a pomodori e olio di Stato, scorporando i gruppi Italgel (gelati) e Cirio-Bertolli-De Rica che, nell'intenzione di Romano Prodi presidente dell'Iri, dovevano essere venduti nell'asta pubblica del luglio 1993 (che assegnò l'Italgel alla Nestlè). La Cirio-Bertolli-De Rica , invece, non fu venduta poiché le offerte furono ritenute insufficienti così che Prodi decise di passare alla trattativa privata seguendo personalmente il caso. Per farla corta, il caso finì al Tribunale di Roma per i seguenti motivi: conflitto d'interessi, violazione delle direttive Cipe sul miglior prezzo, modifica delle condizioni a favore esclusivo dell'acquirente, violazione dell'obbligo della continuità produttiva. Il pm Giuseppa Geremia chiese il rinvio a giudizio per Prodi, Lamiranda e il Cda Iri, ma il gip Eduardo Landi archiviò il caso. La Geremia fu trasferita a Cagliari prima di poter presentare appello e il suo successore valutò che la sentenza di assoluzione era ineccepibile.
Romano Prodi: l'anti-italiano che sa svendere l'Italia a pezzi.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Infatti l'Italia sta a pezzi, perchè lui ci sa fare così. A pezzi, come i pelati.

ULTIM'ORA: L'asse Napoli-Genova nell'affaire "rumenta" farà vedere i sorci verdi forse anche al cdx. Speriamo che le ecoballe siano come le uova di Pasqua. Con sorpresa. Vedrai viene fuori che sono TUTTI d'accordo. L'unica a non aver colore politico, in Italia è LA MANGIATOIA.

Ooooo buona sera signor RXXXXX..come sta? Le piace, il Tigullio???

Anonimo ha detto...

Buongiorno puzzoni, fascisti e gensisti! E anche a quella comunistaccia della Marxiana.
Non so voi, ma ho una delusione addosso che quasi quasi non vedo l'ora che arrivi il 15 aprile per mettermi l'anima in pace: o bene-bene o male-male.

DIMENTICAVO!!! TENETE D'OCCHIO GENS DESTRA CHE TRA OGGI E DOMANI VERRA' A FARCI VISITA IN ESCLUSIVA NIENTEPOPODIMENOCHE'... VELTRUSCONI!

Anonimo ha detto...

Buon giorno a tutti voi squisiti camerati,

anche oggi vengo qui a cercare il mio "non luogo".
Quel cesso (vater è il suo nome,no?), verrà anche qui, a mostrarmi il suo grugno da rana miope?
E' uno scherzo, neh Mfl?

Sulla questione che pone il post odierno, qualcuno potrebbe,gentilmente,spiegarmi cosa perderà l'Italia dalla vendita della nostra compagnia di bandiera? Perchè il nostro nord protesta per Malpensa?
E' vero che ci andranno di mezzo molti lavoratori aeroportuali?

Qualche gentile , mi spieghi obiettivamente come stanno le cose, please, dato che marrani ed ebrei, come al solito, celano perfidamente i loro interessi occulti,anche su questioni vitali come questa.

Anonimo ha detto...

ssshhh Marzia! non li nominare...sennò si inferociscono, arrivano qui e con le loro "buone maniere" ci rovinano la giornata, come minimo....

Se ho capito giusto parecchia gente (migliaia) perderanno il posto di lavoro. Ma non solo a Milano credo anche a Fiumicino. Dipendenti della SEA e anche delle ditte di manutenzione che fanno capo a Roma. Pare che i francesi (chissà di quale progenie?) non li vogliano neanche vedere. Insomma, un disastro annunciato. Nel miglior Prodi's style.

Io non lo so cosa è giusto e cosa no, in questo caso, ma perdere l'unica compagnia di bandiera mi sembra un bel passo verso l'abisso del sottosviluppo in cui ci hanno fatti precipitare come Nazione.

L'unico a non perderci niente sarà quel mitico AD Alitalia che si è imboscato 1.600.000 euro all'anno. PERCHE' E' BRAVO!

p.s. perchè non ci vendiamo anche le stazioni, nonno prodi?

Anonimo ha detto...

Leggetevi questo articolo bellissimo di M. Blondet :
IL FASCISMO CHE CI CONSENTONO

http://www.effedieffe.com/content/view/2442/169/

...... Non si può identificarsi con la propria nazione. Non si può mostrare orgoglio per le armi della nazione e le sue vittorie, la storia e l’identità sono cancellate, o motivo di colpa. Quello era il fascismo «nostro». Se fu un errore o un delitto, fu un «nostro» errore o delitto - come una malattia di famiglia, che non dovrebbe essere negata ma semmai studiata, capita.

Invece no: il fascismo nostro ci è stato asportato. E in quel vuoto, ci trapiantano il fascismo ebraico. Potete ancora essere fascisti senza vergogna, purchè lo siate per Giuda.

La falsificazione della politica italiana, della stessa natura e storia italiana, non potrebbe avere sintomo più chiaro: ci è permesso di vivere politicamente solo dopo aver subìto il trapianto, di esistere solo con organi altrui, per scopi altrui. Oggi israeliani, ieri atlantici o sovietici, russi o americani. Italiani mai più.

Anonimo ha detto...

Sì, però se volete farmi commuovere, ditelo, eh!

Anonimo ha detto...

Ma non diciamo cagate !
Chi vent'anni fà pagava 25 milioni di lire per entrare nelle Poste Italiane faceva due conti:
- lavoro sei ore, non mi rompe ir cazzo nessuno, ho le mì ferie, la mia malattia, in un paio di anni rientro "dall'investimento", e sopratutto: SONO STATALE; che minchia gliene fregava se le poste erano in rimessa perenne, se c'erano uffici in esubero, se la correspondenza restava inevasa, se i corrieri espressi privati prendevano campo e nel giro di vent'anni n'avrebbero fatto un culo come n'bicchiere da ponce !
- stesso discorso per ENEL. Per FS, oggi si vuole rivalutare le ferrovie, ma dove ? Quindici anni fà c'era quasi uno scalo merci ogni stazione, il servizio faceva cacare, tu spedivi un motorino all'Elba per avere un mezzo per andare al mare durante le ferie, e puntuarmente ir motorino arrivava il giorno che te partivi. Tu spedivi una tradotta di rotoli lingotti di ghisa a sangiovannivardarno e la stessa arrivava in circa una settimana. La politica spinta dai soliti interessi (FIATTE & PETROLIERI) ha voluto privilegiare la logistica su strada, oggi ci si accorge che inquina e che ir gasolio costa quanto il Chianti di seconda scelta.
Ora tocca ad Alitaglia. Sotto a chi tocca my friends ! E siamo arrivati, siamo ar capolinea, alla frutta, anzi ar caffè, tra un paio d'anni mi ci scappa da ride, altro che Argentina !

Anonimo ha detto...

Però a dire il vero io 20 anni fa lavoravo a Milano in Fiera e siccome andavo avanti e indietro e mi fermavo 15 giorni per volta, spedivo il motorino. E il motorino arrivava il giorno dopo di me.

Ora mi pare che le FS siano privatizzate o giù di lì e consiglio di non prendere mai un treno se si ha un appuntamento importante..... I ragazzi perdono scuola per colpa dei treni.
Per le Poste invece (privatizzate anche loro) si sono inventati la genialata della posta prioritaria... che altro non è che una posta "normale". Prova a spedire una raccomandata A/R perchè hai bisogno della ricevuta, costa una fucilata e prima o poi arriva....più poi che prima.
Insomma, questo per dire che non solo privatizzare non è detto che sia un bene, ma è dimostrato anche che quando si vogliono fare "certi affari" si lascia gozzovigliare a mani basse dipendenti e dirigenti finchè il sistema va a bagno e così si può svendere. Un pò come nei paesi dove vige la legge del cementificatore (come qui).
Si lasciano andare a ramengo luoghi di gran pregio per dimostrare che sono diventati un grandissimo schifo, così che siano giustificati i pesanti interventi che immancabilmente prevedono "colate" di cemento e di denaro (nelle loro tasche).

Per quello che riguarda i lavori statali....SPREMERE è diventato il motto. Ma sottolineo che secondo me è giusto così. Se lo facessero tutti ovunque, andrebbe meglio. Invece i parassiti da La Spezia in giù sono una razza che non si estingue mai.

Anonimo ha detto...

Love, gira che ti rigira la gente è la stessa ed i dirigenti idem. Quando vai a fà na raccomandata ti guardano come se tu fossi un cretino a perde tempo. Prova a farlo alla dhl e poi me lo racconti.
Comunque io penso che alla stragrande maggioranza dell'italiani gli importa na sega se hanno venduto alitaglia, tanto c'è luftansa, airone, meridiana, raianair, katai, airlingus, ecc. ecc. come gli è importato una sega se hanno venduto la sidermar, la magona, la dalmine, la lucchini, la zanussi, e ir tegame di su mà. L'itagliano in genere adotta la tattica dello zio "levato ir suo ci metto ir mio" non è che si fa tante domande su cosa vuole, dove vorrebbe arrivare, e giusto o non è giusto; l'importante è campare.
Si va poco lontano così !

Anonimo ha detto...

I pacchi non arrivano più, se li fregano i dipendenti liberalizzati,
gli aerei? Prenoti, fai il biglietto...e resti a terra, perchè l'aereo ha sempre un problemino tecnico da risolvere, all'ultimo minuto.
Le scuole? No, non sto a perder tempo per lamentarmi del bullismo. I bulli sono i docenti precari, proletari,lamentosi che piangono tutti i santi giorni la loro condizione di paria e, intanto, i figli della nostra buona madre di società si approfittano della situazione e salgono in cattedra.
E' lo Stato che ci hanno sequestrato, non solo la nostra Storia.
Il fascismo fu una parentesi?
Chissà...ma senza dubbio esso fu una necessità.
Una necessità che si ripropone forse il male minore per arginare tanta liberalizzazione degli spiriti