giovedì 22 gennaio 2009

IL PDL SCRICCHIOLA

insieme

Hanno deciso la data: 27 marzo.
Hanno deciso chi farà parte del comitato costituente.
Sembra tutto a posto ma ….
Questioni di potere forse? Chi dovrà avere lo scettro per guidare il Pdl?L’incontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini della scorsa settimana sembrava aver messo la parola fine alle polemiche all’interno del Popolo della Libertà. Già, sembrava. A riaccendere il fuoco sotto la cenere ci ha pensato Ignazio La Russa, che di Alleanza Nazionale è il reggente. Il ministro della Difesa è tornato a chiedere che i due leader si vedano più spesso, ma soprattutto ha lanciato fendenti contro tutti. Il Cavaliere “deve scherzare di meno” e il presidente della Camera “non deve vivere su Marte”.
Parole pesanti, che celano una situazione, quella tra Forza Italia e An, che ricorda le liti e le contrapposizioni tra Ds e Margherita alla vigilia della nascita del Partito Democratico. Il vero motivo di scontro - secondo quanto Affaritaliani.it ha appreso da una fonte governativa (sponda azzurra) ai massimi livelli - è lo statuto del Pdl. In questo momento ci sono due carte fondative diametralmente diverse. Una è in mano al coordinatore di Forza Italia Denis Verdini, l’altra è stata messa a punto proprio da La Russa.
La bozza azzurra prevede un sistema molto presidenzialista, in cui c’è un capo indiscusso con pieni poteri (Silvio Berlusconi) e un braccio destro operativo che si deve occupare della gestione del partito. Chi? Ma naturalmente lo stesso Verdini.
Il Cavaliere vuole avere la leadership del Popolo della Libertà in pugno ed esercitarla fino in fondo. Tant’è che questa settimana, salvo improbabili colpi di scena, avverrà la nomina dei due nuovi ministri targati Forza Italia: Michela Brambilla al Turismo e Ferruccio Fazio alla Sanità. Dopo tanti - troppi per il Cavaliere - rinvii, accordo trovato con la Lega: Francesca Martini diventerà viceministro agli Affari Sociali. In dirittura d’arrivo anche l’intesa con Alleanza Nazionale: Adolfo Urso viceministro con delega al Commercio Estero.
Il titolare della Difesa, al contrario, ha stilato uno statuto che oltre al presidente, ovviamente il Cavaliere, prevede anche la figura del vice, Gianfranco Fini, temporaneamente congelata fino a quando occuperà la poltrona più alta di Montecitorio. Non solo.
Nell’ipotesi La Russa c’è anche una forte direzione nazionale - simile a quella attuale di An - con ampi poteri e in grado di condizionare e perfino bloccare le scelte del leader. Due visioni e due strutture completamente opposte, sulle quali, dietro le quinte, si sta giocando la difficile partita che dovrà portare alla nascita del principale partito di Centrodestra. Ma la divisione non è semplicemente Forza Italia contro Alleanza Nazionale.
Perché nel partito del premier la maggioranza di parlamentari e dirigenti preferisce la bozza del ministro della Difesa a quella del coordinatore nazionale degli azzurri. Il problema non sono certo i super-poteri a Berlusconi, ma il ruolo di Verdini, che fa storcere il naso a molti big forzisti. Sia a diversi membri dell’esecutivo sia ai capigruppo di Camera e Senato. Il Cavaliere getta acqua sul fuoco, ma il cammino verso la nascita del Popolo della Libertà è tutto in salita. E a risolvere il problema dei due statuti dovranno essere proprio Berlusconi e Fini. In quest’ottica vanno lette anche le parole di Gianni Alemanno, quando alza la voce e sancisce che il Pdl “non sarà il partito del predellino”.
Sembra di assistere a una storia già vista (leggasi PD). Quali sono le reali forze in gioco?Chi è libero di agire e chi ha le mani legate?

(Ricevuto da www.destrablog.com)

3 commenti:

Anonimo ha detto...

ma FINItela con questi pezzi sinistri. Nessuno ha capito che Berlusconi non ha eredi, finito lui non ha gente da piazzare e questo proprio grazie al suo egocentrismo a pieni poteri e a piene cariche. Dal mio punto di vista ci sta spianando la strada. In AN Fini ha già pronti defini da piazzare, Berlusca chi mette?? La brambilla, verdini?? MA KI SONO?? il popolo della libertà saprà scegliere!

E ANDIAMO AVANTI!

a presto
Alberto

Anonimo ha detto...

Questa me la segno Albertò. Vedremo un giorno, quando e se, il Cipria passerà a miglior vita, cosa succederà del PDL; potrà fare la fine della DC oppure diventare un delfinario con tutti sti delfini che stanno lì a volersi fare spazio a forza di pinnate.
Boh vedremo !
Fatto sta una cosa che LaDestra non sfonda, c'è una parte di elettorato ormai schierata sul bipartitismo ed un'altra indecisa a bestia che preferisce non votare piuttosto che decidere. E' una grossa fetta di gente (quella tendenzialmente di destra) che ha sui coglioni il Cipria ed il codazzo di gente tipo fini, gasparri, verdini, bonaiuti, ecc. ecc. ma che non vede in Storace una seria alternativa al "sistema" (lo dimostra le elezioni abruzzesi)
quindi non vota.
Eppoi Albertò, non dare al PDL meriti che non ha, la sinistra/sinistra l'ha sciolta il PD mentre il PD lo sta sciogliendo il dualismo tra ex dc ed ex pci in quanto certa gente può stare insieme solo per interesse e non per condivione di ideali, finiti l'interessi, finita la convivenza ... sennò perchè tutta sta morìa di giunte ?
Sempre e comunque, A NOI !

Anonimo ha detto...

è l'elettorato indeciso che deve schierarsi. Per me non ha senso votare Storace e in egual modo non sono soddisfato nel votare Berluska però tengo sempre a mente lo scopo della politica e per questo voto il male minore in grado di dare il benessere maggiore al Paese che AMO.

Storace è in grado di tenere alto l'onore d'italia?? MHH NOO..

e allora affinchè non spunta qualcuno di più valido dovremo votare il Berlusca, che rimane pur sempre l'unico leader che è stato in grado di portare innovazione e sviluppo al nostro Paese. Nella storia dei governi della Repubblica italiana nessun esecutivo come quelli firmati Berlusconi sono stati capaci di così tante iniziative.

Sparlano tutti di Berlusconi come fosse uno sporco comunistaccio...
Meglio un Berlusconi oggi che un Veltroni domani!!!

Alle prossime elezioni vedremo qualcosa di nuovo...wait please.


A presto
Alberto