Roberto, uno di noi.

Noi di GD si ruzza (si scherza giocando) spesso, d'altra parte si ruzza per mascherare la nostra delusione, il nostro mal di pancia, la nostra insofferenza verso un sistema di gestione dello Stato che è lontano dalla nostra visione di uomini e donne, ma sopratutto di cittadini che vogliono bene alla loro terra.
Ora vi invito a riflettere su quanto accade ad uno di noi, che più di noi (perchè in una situazione difficilissima) si impegna affinchè la sua terra, una parte della nostra terra, venga aiutata a salvarsi dal male incurabile della criminalità organizzata.
Roberto Saviano, è minacciato di morte.
Forse non sarà un Falcone, un Borsellino, un Chinnici, che effettivamente può qualcosa di " giuridicamente concreto " contro certe bestie, ma è senz'altro uno che ha scosso le coscienze, e che al pari dei nostri magistrati e degli uomini che li hanno serviti, è a rischio della vita.
Non merita di essere lasciato solo, come furono coloro che ho citato qui sopra, non merita il nome su una via o una piazza, il funerale di stato, il cippo commemorativo (ne siamo già pieni);
merita di vivere come un qualsiasi giovane che ha qualcosa da dire, da fare, e che vuole cambiare in bene le sorti della sua terra, uno di noi insomma.
Forza e onore, Roberto.

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