Un anno di Gens Destra

Dopo i dodici di Gerusalemme, i sette dell'apocalisse, i tre moschettieri (che poi erano quattro), arrivarono nel 2007 sei o sette sciamannati con in testa un'idea meravigliosa. Nooo oh cosa pensate, non erano allievi di Cesare Ragazzi, erano un gruppuscolo di fuoriusciti, una masnada con la voglia di ritagliarsi un luogo dove esprimersi liberamente e forse la pretesa di voler cambiare qualche testa. Vabbè, gente come noi non parte senza aver in testa un progetto con buone pretese, un semo mica comunisti ! Comunque non ci diamo per sconfitti, chi si lamenta che il sito non ha più gli accessi di un tempo tenga in mente che quì ci bazzica gente che lavora. D'altra parte ci sono le navi che partono, il calcestruzzo che tira troppo, le macchine da collaudare, il vivaio ed il ristorante che ci impegnano, le pratiche da sbrigare, l'oniversità, la squola, i bimbi che ci dicono "Babbo giochi con me" la moglie o il marito che ci urlano "Ora basta con quer compiute" e chi più ne ha più ne metta. Poi se ci metti che spesso i nostri politici di riferimento ci deludono, allora lo sconforto ci assale e ci fa preferire il silenzio alle parole.
Ebbene Gens, sinceramente vi confesso che il vuoto sul sito mi fa pensare alle feste, quando ci si ritrova in famiglia ed alcuni posti sono "vuoti", la festa non è più la "festa". Sarà che la vita ci porta spesso ad isolarci e condividere ideali ed emozioni, seppur a distanza, diventa importante; per cui anche se virtuali gli amici di mouse diventano come quelli che si conoscono da sempre ed una sbircitina giornaliera ed un commento andante diventano consuetudine.
Ovvia giù un c'intristiamo troppo, 'gnamo 'nnanzi, e non perdiamoci di vista (come disse Lui).