
Walter Veltroni è figlio di Vittorio Veltroni, dirigente della RAI degli anni cinquanta, scomparso quando Walter aveva un anno. Sua madre, Ivanka Kotnik, era figlia dello sloveno Ciril Kotnik, ambasciatore del Regno di Jugoslavia presso la Santa Sede, che dopo l'armistizio del 1943 aiutò numerosi ebrei romani a scappare dalla persecuzione nazifascista.[2] Si avvicinò, come il padre, al mondo del cinema e successivamente maturò le prime esperienze politiche. Walter Veltroni si è diplomato all'Istituto di cinematografia di Roma e ha iniziato a fare politica come segretario della cellula Fgci della scuola. Nel 1976, a ventun anni, fu eletto consigliere comunale di Roma nelle liste del PCI (Partito Comunista Italiano), mantenendo questa carica fino al 1981. Nel 1987 divenne per la prima volta deputato nazionale. Un anno dopo entrò nel comitato centrale del Partito Comunista Italiano, ed in questa veste si dichiarò favorevole alla svolta della Bolognina di Achille Occhetto e alla nascita del Partito Democratico della Sinistra. Veltroni fu scelto nel 1992 come direttore de L'Unità, sebbene non fosse ancora giornalista professionista, qualifica che conseguì però il 12 luglio 1995, già quarantenne.
Nel 1994 la "base" del PDS lo candidò come segretario nazionale. Fu tuttavia sconfitto da Massimo D'Alema per 249 voti (dei componenti del consiglio nazionale) a 173. Nel 1996 Romano Prodi lo chiamò a condividere la leadership de l'Ulivo e, dopo la vittoria della coalizione di Centrosinistra, divenne vicepresidente del Consiglio e Ministro dei Beni Culturali e ambientali con l'incarico per lo spettacolo e lo sport. Nel 1998, dopo la caduta del governo Prodi, tornò a concentrarsi sul partito, che, in seguito alla confluenza nel partito di formazioni di varia ispirazione, laiche e cattoliche (Sinistra repubblicana, Cristiano Sociali, Comunisti unitari, Laburisti) si era trasformato in DS, ovvero Democratici di Sinistra.

6 commenti:
Montezemolo presenta il decalogo di Confindustria. Tale e quale al programma di Pd e Pdl Segnala
Milano - Una cosa è certa, se Confindustri sorride sotto i baffi per le candidature e guarda di buon occhio si a Pd che Pdl, allora c'è da essere preoccupati. E' il sintomo che il famoso inciucio è alle porte e che il Veltrusconi è qualcosa di più che una boutade giornalistica. Il Tycoon di viale dell'Astronomia muove le sue pedine e se ne compiace anche se parla di scelte personali. Ma tant'è che Luca Cordero di Montezemolo, alla presentazione di un decalogo di proposte per il prossimo governo, benedice le candidature di Matteo Colaninno e Massimo Calearo, ma dice che si tratta di iniziative personali e che Confindustria non dà indicazioni di voto. «Sono scelte personali, ma è positivo che vadano in Parlamento persone che rappresentano la cultura di impresa. Mi piacerebbe vedere tanti imprenditori candidarsi anche nel Pdl e negli schieramenti che hanno a cuore i valori di impresa».
Confindustria non giudica i programmi elettorali dei diversi partiti «ma dà atto che sia il Pd, sia il Pdl che l'area di centro sono attenti alle esigenze dell'impresa nei loro programmi», ha affermato Montezemolo. «È positivo che ci siano temi comuni» nei programmi dei diversi schieramenti.
DECALOGO - Confindustria ha presentato a Milano le dieci priorità che la politica deve affrontare per la crescita economica. Le proposte, ha detto Montezemolo, «non hanno colore politico, non sono né di destra né di sinistra. Questo è il nostro modo di stare in politica, fuori dai partiti». I dieci nodi da affrontare secondo gli industrisli italiani:
governabilità, rifome, liberalizzazioni e privatizzazioni, risanamento dei conti pubblici, riduzione delle imposte, lavoro, contratti, salari, produttività, semplificazione burocratica
energia e ambiente, infrastrutture, istruzione, università, ricerca, innovazione, Mezzogiorno. Insomma, sembra proprio di leggere i programmi fotocopia di Pd e Pdl. Gli italiani ringraziano.
P.S. (mio) : Il girino veltroni...dopo tutte queste sue metamorfosi è diventato una grossa grassa rana. Nasce rana e muore rana, solo, mooooolto più grosssa!!
CHE DESOLAZIONE...
Roma, 4 marzo 2008. - Questa sera la candidata premier de La Destra, on. Daniela Santanchè, parteciperà in diretta su RaiTre a Ballarò, ore 21.00.
ma come mai la Santanche' va in tivvi solo quando ci sono le partite...???
stasera c'e' la scempionslighe!!!
Perchè non è un giocatore di calcio :-))
E come mai all'ultimo momento e a manifesti già affissi è stato bocciato il simbolo della Destra?
C'era una volta Silvio Berlusconi, io non lo votavo perchè votavo sempre AN, ma più i comunisti lo attaccavano e più mi stava simpatico.. Tanto che ero disposta a difenderlo sempre e comunque a spada tratta, o a votarlo! E più gli davano addosso e più io lo amavo.
Adesso col Silvio ci sta Fini, uno che proprio simpatico simpatico non è mai stato....e insieme hanno deciso di dare addosso a chiunque decida di non sottomettersi alle loro borie ambiziose. Primo nemico, per l'occhialuto e, per transfer, anche per il scilvio e i seguaci suoi: La Destra. Perchè la temono, sanno benissimo che moltissimi italiani premieranno i più duri e puri.
E a me, fanno lo stesso effetto che mi facevano i comunisti contro scilvio......
FORZA DANIELA!!!!!!!!
p.s. l'unico voto INUTILE è uello dato alla casta. Che esiste, eccome!
ELEZIONI: BUONTEMPO, DA BERLUSCONI E FINI IRRESPONSABILE OSTILITA’
ENTREREMO IN PARLAMENTO CON CONSENSO POPOLARE
Roma, 4 mar. (Adnkronos) - ”Ringraziamo Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini per la loro irresponsabile ostilita’ nei confronti di uomini e donne autenticamente di destra, che sta provocando un’indignata reazione da parte degli elettori, i quali ogni giorno che passa fanno crescere i consensi de La Destra”. E’ quanto dichiara presidente de La Destra, Teodoro Buontempo, che aggiunge: ”Entreremo in Parlamento, con il solo consenso popolare, per rappresentare i valori, i principi e la determinazione degli elettori di centrodestra, che mai accetterebbero un governo che metta insieme vinti e vincitori”.
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