LaDestra: è valsa la pena stare alla finestra a guardare?

Quando Storace uscì sbattendo la porta da AN non ci convinse del tutto, ma non per questo lo condannammo. Poi i mesi sono passati e da vero uomo di destra ha agito senza fare tanto baccano, o almeno senza fare il baccano che fece con la sua dipartita. Diciamo pure, e me ne dispiaccio, che ultimamente ne ha azzeccate meno Fini che lui.

E mentre il democratico Veltroni fa vietare la manifestazione di Fiamma Tricolore, i cui giovani sfilano comunque sventolando le loro fantastiche bandiere nere e tricolori, sempre a Roma si svolge la costituente del nuovo partito "LaDestra" di Storace e camerati ("compagni" stonava proprio...). Intanto l'ex ministro ridistribuisce un po' i ruoli nel Centrodestra, definendo Fini come "di centro" semplicemente pronunciando la mitica frase «Qui nessuno bollerà il fascismo come male assoluto. Non è nostalgia perché tutti sappiamo e ce lo dobbiamo mettere in testa che anche le canzoni più belle a un certo punto finiscono ma non bisogna per questo smettere di ascoltare buona musica»; parla poi di lealtà a Berlusconi dicendo che non è di centrodestra ma di destra, collocandolo quindi a destra di Fini.

Non c'è che dire: le premesse ci sono tutte. La giornata di oggi è stata un susseguirsi di frasi che rimarranno probabilmente celebri per questo nuovo partito, che pare abbia preparato questo lancio con fermezza, cautela e molto cervello.

Sono stati toccati praticamente tutti i temi:

«Vogliamo essere liberi di gridare “Italia cristiana, mai musulmana”».

«Ci si impegni contro il regime che c’è, questo vorremmo! Come chiamare altrimenti se non un regime un paese in cui si può fare a pezzi l’immagine del papa ma diventa lesa maestà parlare del presidente della Repubblica» (Storace ce l'ha a morte con mutanda rossa, ndr).

Arriva la Santanché, e non vi dico il clamore, anche perché ad AN je rode; basti vedere la dischiarazione di Ignazio La Russa: "Per Alleanza nazionale è una scelta ottima", ha detto Ignazio La Russa. "Mi auguro - ha proseguito - che abbia fatto la scelta giusta per lei. Dal punto di vista politico è sbagliata. In ogni caso per An è una scelta ottima. Noi non possiamo perdere tempo per fibrillazioni interne. La sua scelta ci crea più serenità e tranquillità".

Nei discorsi della Danielona non sono mancati i riferimenti ad un po' tutti i temi di attualità, ma anche gli affondi al comunismo hanno fatto la loro parte. Ma a parte i "riempitivi" d'obbligo, la combattente che è in lei è uscita con la frase: «Chiudo dicendo che da oggi molti ci chiederanno cos’è La Destra. Ci chiederanno se siamo un partito moderato. NO. Non lo siamo. Siamo un Partito INCAZZATO!».

E Storace, contento come una Pasqua di aver soffiato la Danielona ad AN, nominandola portavoce de La Destra dice: «Meglio una destra figa che una destra fighetta!».