venerdì 19 ottobre 2007

Vicinissimi al popolo. E al centro


Perchè la politica (soprattutto come vuole la falsa retorica di sinistra) vuol dire stare vicino alla gente, la dove ci sono i problemi e le difficoltà…per un contatto sempre più stretto e per ascoltare le esigenze dei cittadini…



ROMA - Devono essere stati quei due grandi ulivi piantati nel bel mezzo della piazzetta pedonale che guarda la basilica di Santa Anastasia, ai piedi dello sperone sud-occidentale del Palatino, a convincere Walter Veltroni e Dario Franceschini che lì, e da nessun
altra parte, poteva nascere la sede nazionale del Pd.
Un primo piano d’angolo fra via di San Teodoro e via dei Cerchi, cuore antico della capitale: all’interno, un loft rettangolare di circa mille metri quadri, senza stanze né pareti divisorie, planimetria perfetta per raccontare l’idea di un partito nuovo, aperto, senza steccati. Travi a vista a sorreggere il tetto spiovente, tavole di pino inchiodate sul pavimento, il Circo Massimo a far da panorama:l’ingresso sul retro, da un piccolo portone in legno arroccato in cima a dieci scalini. Sistemazione ideale per il sindaco di Roma, a non più di 600 passi dal Campidoglio, dove ha detto di voler restare dividendo con l’altra metà del ticket la fatica di fortificare la neonata creatura.

Palazzo Chigi è a meno di due chilometri, il Senato poco più in là. La trattativa con la proprietà dell’immobile - ben 47 eredi fra figli, nipoti e affini di quattro diverse famiglie della comunità ebraica romana - si è chiusa ieri sera. Per il nuovo tesoriere, Mauro Agostini, trovare l’accordo sull’affitto non è stato facile: l’esigenza di concludere a un prezzo ragionevole, la ristrettezza dei tempi e un precedente affare andato male (il megaappartamento in via Abruzzi, vicino a via Veneto, sfumato per offerta insufficiente)
consigliavano una fretta prudente.

Il mercato da quelle parti è alle stelle, ne sanno qualcosa allo studio di progettazione Psa, che sta nello stesso complesso del Pd e ha appena rinnovato il contratto per altri 12 anni. “Per i nostri 400 metri quadri paghiamo poco meno di 10 mila euro al mese”, dice l’architetto Cristiano Incitti, “loro, se va bene, ne dovranno sborsare il doppio. E mi sono tenuto basso”. Duecentocinquantamila euro l’anno: questa la cifra che la proprietà, alla fine, dovrebbe aver accettato; non un centesimo di meno.
Fino a un paio d’anni fa quello stesso spazio era occupato da un grande magazzino del marchio Balloon, vestiti e camiciole a basso costo; da allora è rimasto sfitto perché l’intenzione originaria era vendere. Richiesta: 22 milioni di euro, ma - a quanto sembra -
l’interesse dei compratori è svanito in fretta per la difficoltà di convertire l’edificio, sottoposto a pesanti vincoli dalla Soprintendenza. Da qui la decisione di darlo di nuovo in affitto. Per Veltroni, che martedì sera ha effettuato un sopralluogo con un paio di fidatissimi collaboratori, è stato amore a prima vista.
I lavori di ristrutturazione cominceranno a giorni e saranno seguiti dall’architetto Napoletano, lo stesso che ha sempre curato le proprietà immobiliari degli eredi. Ci sono da aprire due grandi archi in muratura, così da formare un ambiente unico (diviso, allo stato, in due open space da 650 e 400 metri quadri), lamare il parquet, ritinteggiare e dare una sistemata ai due piccoli soppalchi. L’ambiente sarà un capolavoro di sobrietà, lontano anni luce dalle tradizionali sedi di partito tutte stanze e corridoi: a significare, anche, che il modello Botteghe Oscure o Piazza del Gesù, per non dire del Nazareno, è tramontato per sempre. Una location all’americana fatta di lampade al led, design e tecnologia. Funzionale, pratica, soprattutto aperta: come il Pd.
Che potrà pure contare, e magari non è un caso, sulla vicina chiesa di Santa Anastasia: l’unica di Roma aperta giorno e notte perché è lì che i fedeli vanno a chiedere la grazia.

fonte: repubblica

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Per favore, vi prego, non parliamone più. Inizio a capire cosa sia l'odio.....non lo conoscevo tanto bene. Non mi piace.

Anonimo ha detto...

Lo dico perchè ne provo tantissimo per questa brutta gente falsa, finchè non mettono il bavaglio anche nel web credo che non avrò altro da dire.... A meno che qualcosa non li annienti, ovviamente. :)

Per di più falliscono anche i miei progetti locali, perchè i liberali di provenienza sinistra si compiacciono dei passi avanti di quelli che si "affrancano" dal PD e sperticandosi in congratulazioni non si rendono neanche conto che è sempre la stessa merda che vuole semplicemente farsi un lifting di migliore qualità, dopo aver intelligentemente "percepito" che, per molti dei loro che sono stufi, anche Valtere puzza di marcio e stantìo. ME NE FREGO! D'ora in poi la politica mi interessa solo se è smaccatamente di Destra, dice cose sensate, vere, politicamente scorrette e non scende MAI a patti con l'avversario. Ave gente! domani vado a vedere come si regata in risaia, non scherzo. :))

Anonimo ha detto...

TACI! Ogni parola è un aiuto al nemico.

il PAZZO ha detto...

Loveportofino ha detto:finchè non mettono il bavaglio anche nel web credo che non avrò altro da dire...

lo stanno facendo!!

Anonimo ha detto...

Ciao Pazzo! Sì per quello l'ho detto... come se fossero gli ultimi giorni di libertà di parola.
Ma voglio andare a dormire semi-tranquilla, pensando che intanto questi sono imbecilli veri e il loro DDL del menga conterrà come al solito tutto e il contrario di tutto in modo che ESSI possano togliere mettere levare modificare rimangiarsi trattare ritrattare e infine CESTINARE. Insomma quello che stanno facendo da quando sono piazzati lì a mangiarci vivi.

Altrimenti dovrei pensare che stiamo finendo come in Cina o a Cuba e a quel punto terrei gli occhi spalancati tutta la notte... Naaaaaa.
Comunque, se fosse, RIVOLUZIONE! :)

il PAZZO ha detto...

Vista l'enormità di quanto sta producendo questo Governo, visto anche l'impegno profuso da Punto Informatico e da decine di migliaia di utenti negli anni scorsi per cercare di tenere lontani dalla rete i tentacoli del controllo editoriale tradizionale, mi sembra doveroso lasciar qui alcune righe.

Ci troviamo dinanzi ad un provvedimento che non andrà lontano. I suoi scopi sono altri, i primi articoli del testo sono scritti malissimo: verranno riscritti, è facile prevederlo, forse persino prima che il New York Times titoli qualcosa tipo "Italia nel Medioevo" come fece quando fu approvata la legge sulle staminali.

La dimensione macroscopica dell'errore del Governo è tale, e capace di nuocere alla rimanente parte del disegno di legge, che con un colpo di bianchetto verrà consegnato all'oblìo nel più rigoroso silenzio mediatico. Presto non ne sentiremo più parlare. È già successo, si può aver fiducia che accada di nuovo.
Il punto è, evidentemente, un altro.

Sopravvivere al numero di oggi di Punto Informatico non è facile, richiede quella stessa capacità di controllo di quando si versano le imposte nelle mani della casta perché ci faccia ciò che crede: c'è Marco Calamari che fa il punto su come le diverse leggi sulla pedopornografia negli ultimi 8-10 anni abbiano provocato una compressione delle libertà individuali, c'è Valentino Spataro che spiega a tutti come sia capitato che il Governo abbia imposto una tassa (e una serie di procedure) in capo a qualunque pubblicazione online di qualsiasi genere anche senza finalità di lucro, e c'è Francesco Rutelli che fa sapere, vivaddio, di non poterne più, lui, di Italia.it.

Come dicevo, sopravvivere è difficile. In un solo giorno vengono condensati i risultati di fallimenti plateali e costosi, sia in termini economici che di libertà individuali, nati dalla ostinata ignoranza di chi alberga nella stanza dei bottoni, ignoranza almeno riguardo alle cose della rete, volendoci limitare a quelle.

Quando andavo a scuola e sbagliavo una frase importante in una versione di greco, il mio insegnante non mancava mai di metterci sotto due righe a penna con due o persino tre "x rosse", e di conseguenza abbassava in modo sostanziale il voto finale che assegnava alla mia traduzione. Non contento, le correzioni si eseguivano sempre tutti insieme pubblicamente, ognuno cosciente e informato degli errori degli altri.

Nel caso del Governo, una penna rossa riscriverà quegli articoli ma nessun brutto voto verrà emesso. Chi è riuscito a scrivere quegli obbrobri non dovrà ammettere il proprio errore, né sarà chiamato a risponderne. Il Consiglio dei ministri che ha letto e approvato quel testo non verrà certo messo in croce per l'irresponsabilità dimostrata e l'allarme inutilmente causato. Nessuno dirà nulla a quegli esponenti governativi che parlano di riforma eccellente.

Così vanno le cose in Italia. L'unica speranza è che noi si possa continuare a raccontarle. Passi l'essere italiani, ma non ci ridurremo certo ad agire come omertosi pattalorrinchiti.

Anonimo ha detto...

Ave Gens,

In questi giorni si sono susseguite notizie sempre più gravi; dalla crisi dei mutui ben evidenziata dal caso dell' operaio suicida, a quella che ben si pensava essere ancora più grave sulla censura al mondo del web da parte del governo Prodi, per finire con questa assurda bestemmia:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=214459

I miei 4 bisnonni reduci della Grande guerra si staranno rivoltando nella tomba...

Saluti Romani a tutti e buon Sabato Fascista,
FERMIAMO QUESTA BANDA DI MATTI!

Anonimo ha detto...

E già che ci siamo, tanto per incazzarci un po tutti, leggete pure quà...

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=214680

A Noi!

Anonimo ha detto...

Oggi fa freddo, vento dell'est ... accenderò il foco, un bel kilo di sarciccie e rigatino, un bel fiasco di vino nero, un bel pane toscano da un kilo, e vaffanculo a prodi.
Tanto e si fa la fine dell'argentina !

Occhio alla Russia, ci sono delle voci brutte in giro !

Anonimo ha detto...

io sono armato legalmente ben inteso, non si sà mai
Ave Gens e in campana tira aria brutta.