sabato 6 ottobre 2007

compra italiano!!!


E SIAMO SEMPRE QUI, A PARLAR D'INDUSTRIA, DI LAVORO, D'INDOTTO (e d'indulto, non c'azzecca ma ricordarlo non fa mai male). TUTTI ABBIAMO VISTO E DISCUSSO DELLA NUOVA 500, LA POLACCA FATTA ITALIANA CHE TANTO SVENTOLA AL MONDO IL SUO STILE MADE IN ITALY. SEEE SE MAI FATTURATA IN ITALY. MA IL MONDO DELL'AUTOMOBILISMO ITALIANO E' STATO SEMPRE UN PO' COSI. A TAL PROPOSITO VI POSTO QUESTA LETTERA INDIRIZZATA ALL'ING ROMEO. NO QUELLO INNAMORATO DI GIULIETTA, SE MAI QUELLO CHE LA FABBRICAVA.
LEGGETELA E PROVATE A CAMBIARCI LA DATA SOPRA IN DUEMILASETTE...

37 commenti:

Anonimo ha detto...

Il buon Benito aveva anche fatto una legge per la quale i bambini non potevano essere chiamati con nomi "esteri", un mio amico si chiama Valtere invece di Walter come volevano i genitori, dovrebbe esse così anche per Veltroni, visto che nel 1965 era ancora in vigore. Per il resto pienamente daccordo con FdG. Questa corsa all'esterofilia commerciale che permette solo ed esclusivamente il guadagni facile dei nostri pseudoindustriali sta portando alla rovina l'Itaglia. Corteggiano il governo per avere schiavetti dal terzo mondo ed est europa a buon prezzo e per intensificare rapporti ed infrastrutture che vanno ad esclusivo vantaggio della Cina; l'euro forte ci mette un bel carico da undici. Non si fanno neppure più le pale in Itaglia, tre giorni fa mi hanno ordinato trenta pale da carbonaio, il fornitore mi ha detto che fino a fine mese il container dalla Cina non arriva. Venti anni fa c'era le ditte che facevano la fila per prendere i ritagli di lamiera dalla Magona d'Italia, per fare le pale; oggi bisogna aspettare il container, così come per i chiodi, bulloneria, catene, ecc. ecc. ecc.
Questi industrialetti parassiti della politica ci porteranno alla rovina insieme ai comunisti di merda che ancora vedono la lotta di classe anche negli allevamenti di galline.
A Noi e teniamo duro.

Anonimo ha detto...

E come sempre il buon Benito e il buon Ristacci hanno ragione...

Ris mai pensato di diventare presidente del consiglio?

;)

Anonimo ha detto...

Bravo RIS!
...peccato, però che anche noi che ci schieriamo nettamente siamo guastati dall'imperante, dilagante, rosseggiante pseudo-cultura SINISTRA.
...comunque continua così,sei uno dei pochi fari.

Anonimo ha detto...

RISTACCI
sei insuperabile, ma da dove tiri fuori tutte queste notizuole??
Bravo e basta!

Anonimo ha detto...

A proposito di "casta" leggetevi questo breve passaggio dello stesso autore della lettera pubblicata in questo post:

«Decomponendosi lo Stato che ormai non resisteva più all’azione di sfruttamento e parassitismo dei vecchi partiti, bisognava avere il coraggio di fare la rivoluzione per sommergere, rovesciare distruggere queste caste politiche (...). Queste caste politiche che sciupavano indegnamente i meravigliosi tesori della vittoria italiana dovevano essere disperse e distrutte».

QUANDO SI DICE CHA LA STORIA A VOLTE SI RIPETE... o si dovrebbe...

:D

Anonimo ha detto...

st'immagine è commovente... :)

LoSva

Anonimo ha detto...

Finalmente un po’ di tempo per i miei amici di GD.
Parlando seriamente, ragazzi miei, ho l’impressione che nel centrodestra si stia cercando qualcuno a cui addossare la colpa della pochezza di idee che lo pervade. Avrebbero potuto far cadere Prodi da circa un anno ma non vi è la volontà
di farlo. Il Berlusca non ne ha voglia, tiene i piedi in venti staffe, lancia il sasso e poi rimpiatta la mano. E’ sempre colpa di qualcuno se il progetto va a monte, ed i suoi adepti lo seguono e gli reggono il moccolo. Quando è colpa dell’UDC, quando di AN, quando de LA DESTRA, quando dei sempre eterni fascisti che “sporcano” il buon nome della coalizione; diciamo la verità: Il Berlusca è un bel disonesto anzi DISONESTO. Dapprima ha appoggiato l’indulto per i suoi sporchi interessi e per proteggere i suoi amichetti; ora sta giocando sporco per vedere di raffazzonare la Legge Gentiloni; intanto con circoletti e movimentini sta cercando di portare a se gli elettori randagi per fare il partitone del 51%, e già ha sguinzagliato i suoi cani multimediali per sondare il terreno e vedere se l’elettorato è a favore della soglia di sbarramento al 10%, come se i problemi della politica si risolvessero obbligando gli elettori a confluire in un mega partito – brutta copia della DC. Il Berlusca abituato ai servizietti dei suoi compagnucci socialisti: Assessore Pillitteri, Sindaco Tognoli, ecc. ecc. gli stessi socialisti che nel 1975 avevano sotto il sole nascente una bella falce e martello, che facevano convegni per denunciare la corruzione dei DC, che tiravano la volata ai loro Compagni maggiori del PCI (il sig. De Martino provò per anni a portare gli elettori socialisti verso il PCI poi con lo schiaffo del 1976 ritornarono a corteggiare la DC). Gli stessi che blateravano “le mani pulite” negli anni 70 sono stati poi trovati con le mani in fondo al sacco alla fine degli 80, questi sono i personaggi nuovi di oggi ? Quelli che dovrebbero insegnare a me cosa vuol dire essere Itagliano, mai mi sono pentito per un secondo della mia vita di essere Democristiano. Dopo il Fascismo ed insieme al MSI, l’unica vera forza politica italiana di destra, che ha impedito all’Italia di essere oggi una Moldavia o una Serbia. Tutti oggi si professano paladini dell’italianità sessant’anni fa l’avrebbe vista e voluta paese satellite di Mosca, unita con Polonia e Cecoslovacchia nel Patto di Varsavia, che sono oggi convinti europeisti; vomito ogni volta che vedo un D’Alema, un Napolitano, fare certe affermazioni, queste sanguisughe politiche mi fanno schifo. Vomito quando sento che ancora parlare gente come Andreotti, De Mita, Cirino Pomicino, De Michelis, ecc. ecc. Nulla è cambiato purtroppo, gli interessi sono sempre al centro dell’attenzione e noi qui ad incazzarci.

Anonimo ha detto...

Scusate l'itagliano.
A Noi!

Anonimo ha detto...

Ciao a tutti! Qui oggi c'era un bel sole... :))
Della serie: PARLIAMO DEL TEMPO PIUTTOSTO CHE DI QUESTI MAGNACCIA.

A presto una bella barzelletta, per intanto (come dicono i liguri) SIATE FELICI DI PAGARE LE TASSE PER PAGARE GLI STIPENDI E I PRIVILEGI INFINITI A TUTTI QUESTI STRONZI......E' UNA COSA BELLISSSIMA!!

PIU' VASELLINA PER TUTTI!!

Anonimo ha detto...

Scusate l'itromissione.
Quarant'anni fa veniva ucciso Che Guevara. Perché da fascista lo onoro

Quarant'anni fa veniva ucciso Che Guevara. Il comandante guerrigliero aveva cercato di esportare il fenomeno rivoluzionario cubano sia in Africa che in America Latina che, essendo egli argentino, considerava nella sua interezza un po' come la sua patria. I fuochi di guerriglia dovevano accendere la rivoluzione: è quel “fuochismo” che avrebbe affascinato Giangiacomo Feltrinelli, molto poco leninista ma romantico e garibaldino assai.

Il Che e i fascisti


In quarant'anni il Che è stato oggetto di tutte le svalutazioni possibili, è stato ridotto a logo pubblicitario, a simbolo di riconoscimento di tribu urbane ultracapitaliste. Allora, quando morì, ma anche prima, quando abbracciò il suo sogno rivoluzionario abbandonando un ministero a Cuba, Ernesto Guevara poteva contare su tante antipatie, molte delle quali tra i farisei del suo campo, ma anche di tante simpatie tra coloro che la stupida logica degli schemi vedeva come suoi avversari. Allora quando la demenza e la sclerosi del dogmatismo alla Tartuffe non era di moda tra gli eredi delle rivoluzioni nazionali, furono in molti a sostenere il Che. Da Jean Thiriart, il fondatore di Jeune Europe e del partito nazionale europeo che avrebbe schierato volontari in Palestina a Juan Peron. Costui, fascista tra i fascisti, esule in Spagna dopo esser stato rovesciato dall'oligarchia clerico/militare legata a Washington, aveva stretto un patto strategico con Fidel Castro ed elogiava particolarmente il Che la cui lotta, secondo il suo parere ufficiale, utilizzava il marxismo come puro e semplice strumento per un ideale superiore. Fu proprio Peron, l'ultimo degli statisti fascisti, ad accogliere il Che nella Spagna franchista – con il beneplacito del Caudillo – e a metterlo in contatto in Algeria con Boumedienne. Del resto Guevara aveva sostenuto Peron contro i comunisti pochi anni prima in Argentina e uno dei suoi fuochi guerriglieri, appunto nel paese natio soggetto a dittatura, fu opera dei peronisti. Il Che vivo, la crème del fascismo post-bellico era con lui, il Che morto gli vennero dedicate molte riflessioni e qualche agiografia come “Une passion pour El Che ” di Jean Cau di sensibilità nazionalsocialista.


Bianchi o neri?

Potrei quindi onorare Che Guevara sulla base dei miei illustri predecessori e sentirmi per questo molto più fascista dei fascisti che lo denigrano. Ma non sarebbe sufficiente né corretto. Non lo voglio onorare solo perché i migliori fascisti lo onorarono ma perché lo merita di per sé. Conosco le obiezioni, ne sento di continuo: da quando il neofascismo è scaduto nell'ombra reazionaria del codinismo borghese e ha smarrito la sua anima – e il suo più profondo significato esistenziale e sacro – le banalità sminunenti si susseguono. Una di esse è che non si può onorare il Che, non si può non essere contenti della morte del Che, perché egli si batteva per distruggere i nostri valori. Nostri? Valori? Suvvia: scherziamo? Il Che si batteva per liberare il suo continente dall'occupazione americana, dall'oppressione oligarchica e dalle ingiustizie. Possiamo non condividere l'indirizzo dato dal Che alla sua lotta, il suo impianto ideologico e programmatico, ma non possiamo non sentire nostra la sua lotta; e se non la sentiamo tale delle due l'una: o di quella lotta non sappiamo niente o abbiamo sbagliato proprio campo, siamo guardie bianche e non camicie nere!


Lotta e Vittoria


Infine non si può non onorare il Che perché un uomo che abbandona cariche, onori, denari e privilegi per andarsene a vivere nelle selve, tra i monti, con un pugno di compagni di lotta, passando giornate intere con qualche goccio d'acqua e, se dice bene, una galletta, un uomo che sogna e che resta fedele al suo sogno mettendo carne, muscoli, nervi al suo servizio, non può non essere onorato. Lo detta chiaramente quel sentimento della vita, dell'onore e del sacro che è alla base dell'Idea del mondo che fece grande la nostra antichità e la nostra più recente primavera. Quell'Idea del mondo che – dalla Bhagavad Gita tramite i Luperci le Legioni mithraiche, la Cavalleria fino ai Werwolf – ha significato tutto il meglio che memoria d'uomo ricordi e che si condensa nella “Dottrina di Lotta e Vittoria” (che non coincide con il successo tangibile ma con il trionfo su di sé).

Chi non ha perso il bandolo di quel filo non può non rispettare e non onorare l'eroe di Santa Clara. Onore al Che: lotta e vittoria Comandante!
B.M.
P.S.non sono LUI

Anonimo ha detto...

http://it.youtube.com/watch?v=ebJJAICPVOE
Guradtevi questo che è sempre attuale.
Ma come siete lunghi!!!!!

Anonimo ha detto...

Ma il Che, non era innanzitutto un assassino??

Boh...io non ne voglio sapere, comunque.

Ciao Fabio, ora lo guardo, il video :D

Anonimo ha detto...

Sta cosa del Che mi è arrivata anche in myspace.... ma...non ne ho voluto sapere..sinceramente :D

°LoSva°

Anonimo ha detto...

Guevara un fallito:
- Argentina: buttato fuori a calci;
- Guatemala: mancapoco l'ammazzano;
- Messico: buttato fuori a calci;
- Cuba: era arrivato ai coglioni anche al suo compagno Castro;
- Bolivia: i suoi compagni contadini lo tradiscono e muore in una imboscata.
Guevara un assassino:
- dovunque è andato ha organizzato (come in Italia) agguati ed imboscate con la scusa di guerra partigiana, non ha mai favorito lo sviluppo democratico delle nazioni, ha soltanto aiutato colpi di stato proletari i cui disastri si protaggono ai giorni nostri - basta guardare le nazioni dove ha agito e confrontare la situazione odierna.
E' un mito di coerenza per rifondaroli, centrisociali e no global - come lo sono i terroristi islamici che si fanno saltare in aria.
Ora onorare un tipo come questo vuol dir essere messi molto male, ma male, male, male.

Anonimo ha detto...

il Che un emerito delinquente idolo per la sx estrema e quei deficenti di no global

Anonimo ha detto...

Il Che?

Ha aiutato Castro a fare la rivoluzione, (i cubani ringraziano), e ha speso il resto della sua vita a tentare di far fare la stessa tragica fine di Cuba a un bel pò di paesi già per conto loro messi male.

Perchè da fascista non lo onoro?

perchè portatore di quegli ideali malsani e utopistici che la storia (e Mussolini con le sue idee) han dimostrato essere inattuabili e dannosi.
Onorare il "Che" vuol dire non aver capio nulla dell' idea che sta alla base del fascismo, non aver capito nulla di che vuol dire essere fascisti, non aver capito nulla della storia!

Non è che siccome non abbiamo in simpatia chi combattè contro il Che al suo tempo dobbiamo per forza dargli ragione.

Caro b.m. vuoi un mito da onorare? qualcuno sconosciuto al grande pubblico, qualcuno a cui ispirarti veramente, qualcuno originale?

Non certo il Che e il suo bel logo pubblicitario, emblema del capitalismo rosso.

Onora Ettore Muti per esempio, il Che lascialo a chi non ha null' altro da esaltare che un delinquente.

Anonimo ha detto...

w Gim dagli occhi verdi....

LoSva

Anonimo ha detto...

Non ho parole per questa ennesima schifezza del magna magna dei 1254 consulenti pagati da noi.

BASTA!! RIBELLIAMOCI IN MASSA!

Ciao a tutti, sono incazzata NERA!

Anonimo ha detto...

ho da fare una richiesta stramba
ai tempi mitici,
non ricordo se lo fece Fabio o Sergio,
qualcuno pubblic� un meraviglioso inno alla toscanit� sul giulivo, sulla discussione toscana se non sbaglio!
vorrei recuperarlo e pubblicarlo da me perch� era un pezzo da standing ovation con brividi sulla schiena
davvero,era fantastico
sul giulivo non credo ci sia modo di recupoerarlo, ditemi voi
grazie

Anonimo ha detto...

Ciao Zeni, era di Fabio.
Non dirmi che come nelle migliori dittature, sono stati bruciati i libri!!?? NON CI CREDO. :D

Anonimo ha detto...

Confermo! L'ha postata Fabio.

Anonimo ha detto...

e cambiamolo sto post, dai!!!

Anonimo ha detto...

ed io dove lo trovo questo pezzo??
FABIO, era tuo?
l'avevi letto da qualche parte?

Anonimo ha detto...

Zeni, lo 'onosci Curzio Malaparte ?

Anonimo ha detto...

forse...così di botto l'ho sentito ma non mi viene nulla

Anonimo ha detto...

ECCOLO ZENI


Se è cosa difficile essere italiano, difficilissima cosa è l’esser toscano . E non già perché noi toscani siamo migliori o peggiori degli altri, italiani o stranieri, ma perché, grazie a Dio, siamo diversi da ogni altra nazione.
Nessuno ci vuole bene (e a dirla fra noi non ce ne importa nulla). E se è vero che nessuno ci disprezza (non essendo ancora nato, e forse non nascerà mai, l’uomo che possa disprezzare i toscani), è pur vero che tutti ci hanno in sospetto. Forse perché non si sentono compagni a noi (compagno, in lingua toscana, vuol dire eguale) .
Il sospetto e l’inimicizia degli altri popoli, italiani e stranieri, ci fanno senza dubbio onore, essendo segni manifesti di rispetto e di stima .
In se stesso il toscano ha fiducia, pur senza orgoglio, ma negli uomini, nella pianta uomo, no. E non per la loro cattiveria ..., ma per la loro stupidità. Degli stupidi il toscano ha ribrezzo, perché non si sa mai cosa possa venir fuori da uno stupido.
Che tutti gli italiani siano intelligenti, ma che i toscani siano di gran lunga più intelligenti di tutti gli altri italiani, è cosa che tutti sanno, ma che pochi vogliono ammettere. Non so se per gelosia, o per ignoranza di quel che sia veramente l’intelligenza: la quale non è furbizia, come si crede comunemente in Italia, ma un modo di abbracciar con la mente le cose, di comprenderle, cioè, e di penetrarle, mentre la furbizia è soltanto quello che il batter delle ciglia è in confronto con lo sguardo.
La libertà è un fatto dell’intelligenza: ed è quella che dipende da questa, non l’intelligenza dalla libertà. Dirò che, nel concetto dei toscani, chi non è un uomo libero è un uomo grullo.
Può darsi che i toscani abbiano torto, ma la schiavitù è sempre, ai loro occhi, una forma d’imbecillità: intelligenza e libertà essendo, in Toscana, sinonimi. Non può essere, infatti, per un puro caso che i toscani siano sempre stati un popolo libero, il solo, in Italia, che non abbia mai sofferto schiavitù straniera, e si sia sempre governato da sé, con la propria testa o con le proprie palle.
E se qualche volta è capitata a noi pure la disgrazia d’esser governati da tiranni, bisogna riconoscere che una tal disgrazia è sempre durata poco, e che i tiranni ce li siamo sempre scelti in famiglia, eran di casa.
Talché quei popoli che non son liberi paiono, agli occhi dei toscani, popoli stupidi. Naturalmente i popoli stupidi non ne vogliono saper di quei sinonimi, intelligenza e libertà, e pretendono di essere schiavi non per mancanza d'intelligenza, ma per forza maggiore. Il che è una riprova della loro stupidità, perché non c’è forza che resista all’acido e alla lima dell’intelligenza: tanto è vero che le tirannie non temono gli uomini forti, nerboruti, muscolosi, e stupidi, ma gli uomini intelligenti, sian pur magri, deboli, e di poche spalle.
Dovevan proprio venire i piemontesi di Cavour, liberali e codini, i milanesi del Caffè, e i bacchettoni, i barbogi, i parrucconi, gli ipocriti di tutta Italia, a torcere il naso davanti alla sboccata insolenza dei toscani. A sentir quegli «italiani», l’Italia vera non era quella sana, schietta, popolare che dice «’ioboia», ma quella a quella a modino, di boccuccia stretta, di manine bianche, di nasino a ricciolo, di voce scivolosa, che dice «permio», l’Italia, insomma, manzoniana. E chi sa che cosa sarebbe diventata l’Italia in mano a quei signori, se i toscani non avessero salvato l’antica e nobile tradizione di un’Italia popolare, sfrontata e sboccata, allegra e insolente, che è poi la sola Italia degna di rispetto, almeno agli occhi dei toscani, che di certe cose s’intendono più di tutti gli altri italiani.
Gran fortuna per tutti, in Italia, che i toscani siano uomini intelligenti, e perciò liberi. E maggior fortuna sarebbe, se in Italia ci fossero più toscani e meno italiani.
A esser italiani tutti son boni: ci son riusciti perfino i piemontesi e i siciliani! Ma provati a esser toscano, e fiorentino, se ti riesce.

OH bella GENS alloraaaaaaa i che si fa?
DimoRto schifo mi sembra ma la BRACE la
BRACE la BRACE....?

Anonimo ha detto...

Grande Fabio! e bravo Zeni che gliel'hai rammentata.... :D

Dimorto schifo...è proprio vero.
La BRACE sarebbe benedetta più del solito, ci verrei anche a piedi...

DOV'è finito emmeffellaccio??

O'! domani in tarda mattinata, chi può venga su MSN. Ris, oggi ero su "torno subito" ma non sono tornata per niente subito....
Sono coinvolta, ingoiata dalla soffitta piena di "reperti storici" familiari e non. Una cosa che ti porta via da questa realtà moderna. HO SCOPERTO LA MACCHINA DEL TEMPO GENTE! :D :D

Anonimo ha detto...

grazie Fabio
pubblico

Anonimo ha detto...

Leggete un pò qua:

http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=212486

senza parole... :O

Anonimo ha detto...

La questione principale non è “comprare italiano” a me sembra principalmente “c’è ancora qualcosa di italiano da comprare ?”.
Non voglio passare per autarchico o per strenuo difensore del made in Italy ma il panorama economico è al quanto desolante. Il 90% delle ditte con cui tratto, lavorano esclusivamente prodotti di importazione, per la maggior parte extra cee. E’ ormai rarissimo trovare sul mercato articoli di uso comune puramente Made in Italy. Girando per i magazzini dei miei fornitori ci sono container di articoli di pulizia (nemmeno più le scope di fanno in Italia), container di guanti, scarpe da lavoro, ecc. ecc. Ormai tutti hanno cambiato la ragione sociale, hanno aggiunto Trade, giusto per rimarcare che da aziende produttrici sono oggi soltanto aziende puramente commerciali e con metà del personale hanno il doppio degli utili di prima. Magari vanno a piangere dai politici per chiedere più infrastrutture ed aiuti per l’occupazione, ma questa è un’altra storia. Che ci voglia una nuova campagna autarchica ? No questi di oggi non hanno ne le palle ne le possibilità. La nostra industria agro-alimentare guidata dal (De) Castro di turno, cazzo a volte si dice corsi e ricorsi della storia, è in crisi nera; le multinazionali hanno comprato quasi tutto, le uniche cose che rimarranno Itagliane saranno il mì pollaio e l’uliveta di MFL (sulla prima son sicuro, sulla seconda nò). Il grano lo pagano una media di 15 euri al quintale, 25 anni fa, quando lo coltivavo anch’io, lo pagavano 27000 lire (13, 95 euri). Gli zuccherifici chiudono per essere riconvertiti a centrali a biomasse, la motivazione è salvaguardare i posti di lavoro; si intanto non si pensa a quelli che le barbabietole le coltivano ed a coloro che producono le attrezzature per la raccolta; non si pensa che per una centrale basta quasi la metà del personale, si pensa soltanto che un megawatt di energia pulita si può vendere all’Enel a 65 euro la quale lo rivende a 90 euro a noi poveri diavoli, ecco il succo del discorso è questo: guadagnare di più facendo di meno. Di qui il boom degli intermediari finanziari, immobiliari, energetici, telefonici, telematici, call-center, ecc. ecc.; in troppi ambiscono a lauti guadagni e possibilmente non fare una sega. E i “lavoracci” ? Beh per quelli chiediamo al governo nuove leggi sull’immigrazione.
Il mì babbo ha lasciato l’Itaglia con 55 milioni di abitanti e tante fabbriche che producevano e davano lavoro a milioni di persone; io lascerò l’Itaglia con tante agenzie immobiliari, tanti call-center, tanti cinesi e marocchini che rompono i coglioni.
Ma l'alba non mi riesce di vederla ...

Anonimo ha detto...

Non ci resta che pregare perchè finisca presto il petrolio maledetto..
Voglio vedere come si organizzano i trasporti delle loro fetide merci. Noi si può andare anche col mulo.
A tale proposito un detto veritiero:
Se è cavallo o cavalla montalo sulla spalla
Se è e asino o mulo montalo sul culo.

Invece l'articolo postato da Ardito è sconcertante perchè si assolvono certi crimini con l'attenuante dell'etnia.
Per il fatto che sia stato usato questo sistema per un sardo non mi scandalizzo per niente, è semplicemente un modo per poter continuare a giustificare i talebani e islamici vari.
Ma chi gliel'ha detto ai tedeschi che i Sardi hanno "tradizioni" come quelli? In verità è da un bel pò di tempo che i più accaniti sostenitori dei tagliatori di gole ripetono la litania che anche nel Sud-Italia ci sono sempre state certe "regole" e nessuno che rifiata. Fa parte del DISEGNO.

L'EUROPA SE NE STA ANDANDO A RAMENGO GENTE.
Con l'Itaglia "fiera" di fare l'apripista.

Rivoglio il Gran Ducato di Toscana altro che EU.
Ho trovato un libercolo del '49 proprio sull'Europa, ora me lo leggo, poi riferisco. :D

Anonimo ha detto...

E pensare che negli anni 50 c'erano ancora i leudi in piena attività. Da questo mio paesino partivano e veleggiando con la vela "latina" andavano all'Elba e tornavano col carico di vino.

Adesso il vino si fa in laboratorio, basta fargli una bella scatola colorata e metterlo sullo scaffale della coop, intanto i polli comunisti bevono qualsiasi cosa. Ed è così facile distribuirlo con tutto quell' anda e rianda di camion, aerei e navi che i quattrini chi non li fa è proprio UNO STUPPPIDO. :)

Anonimo ha detto...

Love rimpiange i tempi dei camoglini !

Anonimo ha detto...

No Ris, Sestri Levante anche...:D

Anonimo ha detto...

Il bamboccione TPS, percepisce - in qualità di Ministro - un’indennità sostitutiva di quella parlamentare, pari a 11.269,21 euro lordi mensili.

Mentre i comuni mortali come voi e me, su questa cifra pagherebbero l’ira di Dio di tasse, lui - il bamboccione - sulla stessa paga quasi nulla.

La Ragioneria generale dello stato, infatti, ha stabilito che il nostro amato tartassatore, sulla somma citata debba patire un prelievo del 9,75%.

Tirate le somme, significa che il giovanotto - su 11.269,21 euro lordi mensili - si infila in tasca ogni mese, la bellezza di 10.170,46 euro netti.

PERCHE' PERCHE' PERCHE'???
DITEMI PERCHE'!!!!!!

Anonimo ha detto...

ROMA TAPPEZZATA DI MANIFESTI DI FINI COL SALUTO FASCISTA, AN SBIGOTTITA

http://santosepolcro.splinder.com/post/14240045#comment

hihihhihi questa non la sapevo...
Ve l'avevo detto che Roma, brucia! ihihihi

Anonimo ha detto...

è stata approvata una legge regionale che ha aumentato di 15 posti il Consiglio regionale e che ha tolto la possibilità di esprimere preferenze
è in corso in tutta Toscana la raccolta firme x abrogare questa legge, quindi x non aumentare i costi del Consiglio, che non può essere il solito rifugio dei trombati a livello nazionale, e per mantenere la possibilità di scelta del proprio rappresentante

ci sono banchini in tutte le città, e se non ricordo male a Pistoia si può firmare anche all'anagrafe ma non son sicuro
io ho già firmato
saluti