Gran brutto pasticcio!

Quando è troppo e troppo, ovvero a tutto c’è un limite. Una faccenda così sfacciatamente interessata non era mai venuta fuori neanche ai tempi delle “leggi ad personam” di Berlusconi (che poi ancora non ho capito esattamente quali siano state). Al tempo dei comunisti al governo, dato lo scarso potere legislativo dell’esecutivo, non si perde neanche tempo a fare le leggi: si minaccia e si agisce direttamente! Non basta più prendere per il culo i cittadini con leggi retroattive squisitamente anticostituzionali, ma al cittadino si dimostra anche che alla presa per i fondelli non c’è limite, e il regime fa quel cavolaccio che gli pare, tanto voi italianucci state zitti, lavorate e noi stiamo sulla poltrona di velluto con uno stipendio da capogiro.

Ma un italiano ha dimostrato di non starsene lì a subire come noialtri pecoroni: è proprio lui, il Generale Roberto Speciale. Farsi mandare a casa o, peggio, farsi dare un contentino da un mafioso di nome Visco non è cosa che si butta giù facilmente, tanto più se la cosa, oltre che di motivazione politica, puzza anche un po’ di marcio.

E allora quel trasferimento rischia di ritornare al mittente, che speriamo si trasferisca da Montecitorio a casa sua insieme a quella banda di bolscevichi del cazzo che mai si sono sognati di governarci.

Domani è la resa dei conti in senato, dove il culo con gli occhiali affronterà la discussione con le sue solite battutine che non hanno mai fatto ridere nessuno, se non di isteria. Che sia la volta buona? La motivazione ci sarebbe.